Zappacosta
Il tutto ebbe inizio nei primi del 1900, quando nonno Antonio insieme al padre Adamo, decisero di dedicarsi alla produzione e successivamente alla vendita di vino.
La loro peculiarità derivava dalla particolare tecnica di conservazione del mosto il quale veniva posto in piccole anfore di argilla le “Zirre” antico contenitore dalla forma allungata che permetteva al mosto di tramutarsi in vino conservandone i suoi profumi e sfumature e, dopo averlo travasato nei “varili” (piccole botti di legno), veniva messi sul dorso dei muli per esser poi trasportato e venduto nelle osterie di Bucchianico, paese alle porte dell’antica Teate. Purtroppo a causa dei conflitti bellici e della inevitabile crisi economica che ne seguì, i terreni vennero suddivisi tra i vari figli e l’attività finì via via per scemare anche se tale passione continuava a scorrere come dolce mosto nelle vene dei discendenti.