Magnum Series by Velier
L’idea di partenza è semplice come l’uovo di Colombo: fare incontrare i grandi maestri del rum con i grandi maestri della fotografia, in un progetto che mette in evidenza il talento degli uni e degli altri.
La storia comincia quando Luca Gargano, presidente della Velier, scopritore di rum, viaggiatore e fotografo, teorizza una classificazione dei rum che ora porta il suo nome e che ha cambiato l’intero approccio alla categoria del rum. Con la Gargano Classification, il focus è concentrato, oltre che sulla distillazione, anche sull’invecchiamento tropicale, garantendo così una maggiore trasparenza per i consumatori. Importantissima è stata, in questo senso, anche la decisione di effettuare i primi imbottigliamenti cask strength nella storia come il Damoiseau 1980 60,3%, e quella dei co-bottling con distillerie del calibro di Foursquare, Worthy Park, Hampden e Neisson. È proprio grazie a questo lavoro instancabile di ricerca ed esplorazione continue che la Velier è diventata un vero punto di riferimento internazionale nel mondo del rum, contribuendo con i suoi imbottigliamenti all’ingresso rivoluzionario dei rum nel mondo dei collezionisti, parificandoli quindi ai single malt più pregiati.
“Possiamo identificare un punto di svolta di questa differente percezione dei rum nell’agosto del 2019”, racconta Luca. “Dopo un’asta di soli rum nel mese di maggio Whisky Auctioneer, la piattaforma più conosciuta al mondo per l’acquisto e la vendita di whisky, ha lanciato rumauctioneer.com: il primo website di aste online dedicato esclusivamente ai rum. Durante l’asta del novembre 2020 si è reso poi del tutto evidente come i co-bottling della Velier abbiano portato la categoria del rum sullo stesso piano dei single malt: tra i primi 100 lotti ben 73 erano rum Velier”.
“Ho pensato a come creare un imbottigliamento di grande valore, che potesse essere battuto all’asta come i più grandi single malt, o le opere d’arte”, prosegue Luca, “Quattro grandi rum prodotti da quattro grandi Master Distiller, selezionati da me, con un qualcosa in più. L’idea di impreziosire le etichette mi è venuta perché sono anche un appassionato fotografo, e ho pensato che delle immagini importanti potessero accompagnare i rum in maniera perfetta ed elegante. Quando si è arrivati a studiare il ‘come’ e il ‘chi’ non ho potuto non pensare alla più grande agenzia fotografica del mondo, che mi ha permesso anche il gioco di parole tra il suo nome e il formato magnum”.