"I Più Importanti Vitigni Italiani"

L’Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, con più di 50 milioni di ettolitri imbottigliati ogni anno.

Sulla nostra amata penisola troviamo più di 500 vitigni, sia autoctoni che internazionali. Tutto il territorio nazionale è estremamente adatto alla coltivazione della vite, ed è suddiviso in 78 DOCG (Denominazione ad Origine Controllata e Garantita), 331 DOC (Denominazione a Origine Controllata) e 180 IGT (Indicazione Geografica Tipica). Le denominazioni sono disciplinate da precise normative che indicano territori di riferimento, vitigni autorizzati, invecchiamento e metodologie di produzione. Talune denominazioni ammettono un livello più selezionato di produzione che può dipendere dalla qualità della materia prima utilizza (“superiore”) o zona storica di origine (“classico”). Per alcuni vini i disciplinari possono comprendere anche diversi Cru. Andiamo di seguito ad approfondire i vini italiani dividendoli in: bianchi, rossi e rosati senza ovviamente dimenticare le bollicine e i vini dolci e liquorosi.

 

 

 

 

Vini Bianchi 

La nostra Italia ci offre una vastissima e assai variegata varietà di bianchi. 
Da quelli di montagna ai bianchi provenienti dalle coste, bianchi da terreni vulcanici o da viti coltivate in vigneti eroici, vini biologici, naturali e addirittura orange.
Molto apprezzati sono i vini bianchi piemontesi come il Gavi, il Timorasso o la Arneis. Molto importante e richiesto è il Soave, bianco a base di uve garganega, proveniente dalle campagne veronesi su terreni di origine vulcanica che ci concedono vini minerali e sapidi, longevi e estremamente freschi. Non possiamo non citare il Lugana che con la sua particolare sapidità rimane sempre al top della richiesta. 

Per i bianchi italiani una zona basilare è il Friuli, in questo caso con molte uve internazionali come il sauvignon e il pinot grigio e locali come la ribolla. 

Salendo verso il Trentino troviamo uve aromatiche, sia autoctone che internazionali, come il gewürztraminer, il riesling, il moscato giallo ed il pinot bianco (senza dimenticare una vocazione naturale per il pinot nero).

Percorrendo la nostra penisola verso sud i bianchi acquistano corpo e personalità. Affacciandoci sul mare Adriatico incontriamo il Verdicchio delle Marche, un bianco che rispetto ai precedenti ha decisamente più personalità rimandeno sempre sapido e adatto ad invecchiamenti importanti in legno.

Cambiando mare, sul Tirreno incontriamo il Vermentino. Profumato e sempre molto fresco ci offre note piene di minerali e cariche di sapidità.

Scendendo ancora a più grande uva a bacca bianca del sud è sicuramente il Fiano, con i suoi vigneti che arrivano fino all'appennino, come altrettanto rilevante è il Greco di Tufo, fresco e fruttato, e la Falanghina. 

La Sicilia è terra variegata e ci offre sia bianchi profumati e fruttati, come il Grillo, il Catarratto e l’Inzolia, sia acidi, sapidi e minerali, come i bianchi dell’Etna che nascono da uve carricanti. 

 

 VIni Rossi

 L'Italia è un paese dedito a "Grandi Rossi"

In Piemonte, precisamente le Langhe, sono la patria del Nebbiolo, elegante e assai longevo offre sempre vini decisi ma sempre equilibrati. Grazie a lunghi affinamenti in botti, il nebbiolo acquista l’eleganza e la finezza dei famigerati Barolo e Barbaresco, prodotti che non potete non assaggiare almeno una volta! Rimanendo in Piemonte ma salendo verso le Alpi il Nebbiolo si fa più fine acquisendo la denominazione di Gattinara. Sempre il Piemonte è la culla del Barbera. Regala vini lievemente aciduli ma molto strutturati, perfetti per moltissimi abbinamenti culinari. 

Continuiamo il nostro viaggio arrivando nella nostra Toscana, terra di grandissimi Sangiovesi. Qui troviamo le DOCG Chianti e Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino. La cultura dei produtto toscani qui ha fatto la differenza, mediante la prova e l'acquisizione nel tempo di differenti tecniche e tempistiche di affinamento, il sangiovese si esprime in vini giovani e rustici, oppure potenti e strutturati.

Se al contrario preferite i vini rossi internazionali, come i supertuscan, la Toscana offre pezzi di assoluto rilievo con uve Cabernet e Merlot su tutte! Qui troviamo anche Sasicaia con la sua Bolgheri, zona adiacente a Castagneto Carducci in provincia di Livorno affacciata sul Mar Tirreno, culla dei vitigni rossi internazionali in Italia. Qui il clima è tipicamente marino e i suoli molto vari, ma ottimi per realizzare grandi rossi di taglio bordolese: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Marlot.

Anche il Veneto è una terra di grandi rossi. La Valpolicella, giovane e succosa, prodotta da uve appena colte di corvina veronese in prevalenza, e l'Amarone, avvolgente e carico di corpo, che si produce vinificando secco un mosto derivante da uve appassite, fino ad arrivare al Ripasso, che è un Valpolicella fermata sulle bucce utilizzate per la macerazione dell’Amarone, rimanendo quindi assai equilibrato.

L'Italia è ricchissima di uve autoctone, tra le quali è degnissimo di nota sicuramente il montepulciano, solitamente vinificato in purezza, e che regala vini rossi strutturati e tannici. Parlando di rossi italici importante in Campania è l'Aglianicouva strepitosa per complessità e capacità di evoluzione, corpo, struttura e carattere da vendere.

Scendendo ancora il nostro stivale, in Puglia incontriamo invece vini rossi morbidi e rotondi, come il Primitivo, che ci offre eccellenti vini rossi dolci naturali, il Nero di Troia, la Malvasia Nera ed il Negroamaro. 

Giungiamo quindi in Sicilia, terra ricchissima di storia e tradizione enologica, piena di terreni diversi e variegati. Qui troviamo da una parte il Nero d'Avola ed eventualmente cabernet sauvignon e syrah, dall'altra non possiamo non citare e ovviamente provare l'eleganza dei vini dell'Etna con prevalenza di nerello mascalese e nerello cappuccio. 

 

Vini Rosati

 I Rosati, in Italia, si concentrano in tre zone principali: il Garda e la vicina DO Valtenesi, dove si fanno rosè leggeri in stile provenzale, in Abruzzo, dove dalle stesse uve montepulciano si elabora un apprezzatissimo rosato molto carico ed intenso: il Cerasuolo d’Abruzzo ed in Puglia, precisamente in Salento dove prevalgono rosati ampi, strutturati e avvolgenti da uve primitivo e negroamaro. Queste sono solo le regioni con maggiore produzione, ma troviamo produzioni estremamente rilevanti in moltre altre zone, dalla Val d'Aosta alla Sicilia e alla Sardegna.

 

Bollicine

 Per questa categoria dobbiamo partire senza dubbio dal norditalia. Il Franciacorta in Lombardia, il Prosecco in Veneto e Asti in Piemonte sono i principali vini bianchi italiani con le bollicine, con la Franciacorta specializzata sulla spumantizzazione metodo classico (champenoise), mentre Asti e Prosecco sono rifermentati in autoclavi di acciaio (metodo charmat). Metodo classico o metodo charmat? Strutturato e corposo il primo, accudente e minerale il secondo. E per una grande bollicina di classe non possiamo non dimenticare il Trentino con Ferrari!

Nota a parte richiedono i vini rossi frizzanti di cui l’Emilia Romagna è la maggiore produttrice con il suo Lambrusco.

 

Vini Dolci e Fortificati

In Italia il prodotto tipico è sicuramente il passito, cioè un vino dolce naturale senza aggiunta di alcol.

Da ricordare Il Moscato d'Asti, fresco e succoso costituisce l’espressione più apprezzata del moscato bianco. Il Recioto in Veneto, zibibbo a Pantelleria e il vin santo prodotto in Toscana da uve trebbiano e malvasia appassite per molti mesi e affinato in piccolissime botti di legno a contatto con l'ossigeno.  Ricordiamo il Brachetto (Piemonte) ed il Sangue do Giuda (Lombardia). 

Tra i vini liquorosi italiani, ce n’è uno che è tra i più rinomati al mondo: il Marsala che nasce da uve grillo e può essere secco, semisecco o dolce. Dà grande classe e finezza in ogni versione e va messo al livello di un Porto o di uno Sherry.