Amarica

La quiete di una collina d’inverno. Una casa in sasso al limitare del bosco, nel comune di Broletto. Un camino sempre acceso. Un’antica madia stracolma di ricettari, erbe, spezie, radici, e distillati provenienti dai quattro angoli del mondo. Le continue infusioni e prove di uno studente di lettere e filosofia che ha trovato nelle alchimie dei sapori un luogo di espressione del proprio sentire. Poco distante da quella casa c’è una storica acetaia dell’Appennino reggiano: l’Antica Acetaia Dodi. La sua storia ha radici lontane. L’Acetaia è il luogo in cui avviene il miracolo della maturazione, in cui cioè il processo “aerobico” dell’acetificazione trasforma il mosto cotto in Aceto Balsamico. I barili e le botti di legni pregiati, sapientemente selezionati, rappresentano il cuore dell’azienda, dove l’Aceto Balsamico nasce, matura, invecchia e si affina. La pregiata selezione e cura dei legni e le particolari condizioni climatiche delle colline di Reggio Emilia e Modena sono gli ingredienti in cui, grazie alle estati calde e secche ed agli inverni rigidi, si creano le condizioni ottimali essenziali per le fasi di affinamento del prodotto.
È proprio qui che avviene l’incontro fra Francesco Menozzi, alchimista degli spiriti, e il padrone dell’acetaia, il quale, provando uno degli amaricati studiati dal ragazzo, se ne innamora, e decide di mettere a sua disposizione la sua meravigliosa sede per produrre questi liquori. Nasce così Amarica: un progetto visionario e concreto, ispirato dall’idea che l’esperienza del piacere, per essere vissuta pienamente, debba sapersi rinnovare e muovere verso orizzonti sempre nuovi.
Ma cos’è l’amaricato? È una nuova tipologia di liquore amaro dove le erbe, anziché essere infuse solamente nell’alcol puro, vengono infuse in distillati pregiati quali whisky, rum, mezcal, brandy. Perché la qualità della base alcolica, come ogni barman sa, determina la qualità del risultato.