"I Sigari Italiani"

Il Toscano è il nome commerciale di un tipo di sigaro di forma bitroncoconica prodotto in Italia in origine con tabacco Kentucky non conciato, ma naturalmente fermentato. 
In Italia la produzione di sigari ha avuto specialmente negli ultimi anni un grande boom di produzione con un conseguente grandissimo seguito di pubblico.
Tra le aziende principali ricordiamo:
  • Manifattura Sigari Toscano
  • Compagnia Toscana Sigari
  • Amazon Cigar
  • Moderno Opificio del Sigaro Italiano
  • Nostrano del Brenta

      SIGARO TOSCANO DAL MORO VITERBO DALMOROSHOP
       

       

      La storia 

      Nel 1818 Ferdinando III granduca di Toscana, fondò a Firenze una manifattura di tabacchi in cui venivano prodotti sigari fermentati, il cui tabacco, dopo essere stato accidentalmente bagnato da un acquazzone nel 1815, fu messo ad asciugare e, perché non si perdesse, venne usato per produrre sigari di basso costo, che incontrarono ben presto il favore dei fumatori, varcando le frontiere del Granducato, tanto che, intorno alla metà dell'Ottocento a Napoli se ne produceva uno simile che era chiamato "Fermentato Forte" o "Napoletano".

       

      Morfologia 

      Il Toscano ha una caratteristica forma biconica con estremità tronche (bitroncoconica), che hanno un diametro inferiore rispetto alla parte centrale, chiamata pancia. Testa e piede del sigaro, sono quindi uguali, a differenza dai caraibici.

      Il diametro del sigaro varia leggermente, a seconda del tipo di Toscano, da un minimo di 13 mm fino a 20 mm. Le lunghezze dei vari tipi sono relativamente simili, infatti si va da un minimo di 155 mm ad un massimo di 163 mm. Esistono tuttavia oramai numerose eccezioni dal "Moro" di MST al "SuperTuscan" di CTS, all'"Intrigo" di Amazon Cigar fino ad arrivare al "Torpedo" di Mosi e molti altri che hanno stravolto letteralmente la classica forma del sigaro di tradizione italiana.

      Tipicamente, il Toscano ha superfici irregolari, talora bitorzolute, e si riconoscono con evidenza le nervature delle foglie della fascia. Tali irregolarità sono maggiormente evidenti nei sigari fatti a mano e costituiscono uno dei tratti caratteristici del Toscano. Sono dovute essenzialmente a due fattori: l'assenza di una sottofascia e la lavorazione che non prevede la messa in forma nei torchietti di legno, come invece avviene per i sigari di tipo Avana. Da qui il soprannome di stortignaccolo.

       

      La lavorazione

      Il Toscano è costituito da una fascia esterna e dal battuto interno, detto anche "ripieno".

      L'origine del tabacco utilizzato varia da azienda ad azienda.

      La varietà di tabacco usata per il ripieno è quasi sempre il Kentucky di produzione nazionale, proveniente da coltivazioni da varie regioni dell'Italia (in ordine di quantità prodotta: Toscana, Campania, Lazio, Umbria, Veneto). Solo nel caso della foglia di fascia alcuni marchi ricorrono spesso a foglie di Kentucky di produzione nordamericana, in quanto di maggiori estensione e larghezza.

      Per caratteristiche organolettiche specifiche, vengono utilizzate foglie di Kentucky dell'Italia meridionale (Beneventano), per ottenere sigari dal sapore più dolce e meno aggressivo.

      Dopo la raccolta le foglie seguono un periodo di stagionatura e vengono trattate a fuoco (fire-cured) che dà il nome anche alla varietà commerciale a cui appartiene il tabacco Kentucky.

      Durante questa fase le foglie vengono poste ordinatamente per le filze in appositi locali dotati di sistemi di "stendaggio" e di prese d'aria per la regolazione dell'umidità. La regolazione della temperatura e dell'affumicatura del tabacco avviene attraverso l'aumento o la diminuzione del fuoco di legni non resinosi (di solito quercia, rovere o cerro) posto senza camino nel locale di cura.

       
       
      FOGLIE TABACCO
       

       

      Questo complesso procedimento rende possibile la completa stagionatura del tabacco Kentucky che passa, nell'arco dell'intero processo e grazie a sapienti e continue variazioni di temperatura ed umidità nel locale di cura, attraverso quattro fasi:

      • Fase dell'ingiallimento (per degradazione della clorofilla fogliare).
      • Fase di ammarronamento (per ossidazione dei componenti vegetali della foglia).
      • Fase dell'essiccazione della lamina fogliare.
      • Fase dell'essiccazione della costola.

      Successivamente le foglie vengono raccolte in mannocchi e generalmente allestiti in ballotti. Nella successiva fase di prima trasformazione o pre-manifatturiera vengono selezionate le foglie di fascia e le foglie per il battuto che costituirà il ripieno del sigaro.

      La materia prima quindi passa nelle sapienti mani delle sigaraie che completeranno la produzione di questo orgoglio tutto italiano.

       
       
      SIGARAIE TOSCANO
       
      Lavorazione lievemente differente per quanto riguarda i sigari Nostrano del Brenta, costituiti partendo da una foglia Habanone e non di Kentucky, che ricorda di gran lunga il classico sigaro di provenienza caraibica.